La coltivazione del crocus sativus (zafferano) avviene in pieno campo
Preparazione del terreno
Il terreno va lavorato, preparato e lasciato a riposo da novembre ad agosto, quando ospiterà i bulbi nella fase del trapianto. La lavorazione inizia a settembre la concimazione che deve avvenire con l’impiego di fertilizzanti ammessi in agricoltura biologica apportando 300-400 q.li/ha di letame maturo distribuito nell’autunno precedente l’impianto. L’arricchimento del terreno di elementi nutritivi precede l’impianto dello Zafferano con una leguminosa da granella (fave, ceci, ecc.). Il controllo delle erbe infestanti avviene attraverso interventi manuali di zappatura , senza, quindi, l’utilizzo di sostanze chimiche. Tali interventi devono essere eseguiti in autunno, prima e/o dopo la fioritura, e in primavera.
Asportazione bulbi
Nel mese di giugno il bulbo deve essere asportato dal terreno in cui si trova per essere trapiantato nel terreno preparato. L’operazione consiste nello scoprire i solchi e prendere i bulbi che si sono già riprodotti.
Mondatura e selezione dei bulbi
I bulbi asportati vengono portati in un luogo asciutto e fresco per essere mondati e selezionati. La mondatura consiste nel rimuovere le tuniche esterne lasciando intatte quelle interne. Subito dopo i bulbi vengono divisi in base alle dimensioni, avendo cura di lasciarli in luogo arieggiato e in penombra in attesa del trapianto previsto.
Trapianto dei bulbi
In agosto si effettua il trapianto.
Il bulbo deve rimanere interrato né troppo in profondità, né troppo in superficie e deve essere disposto con i ciuffi verso l’alto.
Quando si piantano i bulbi di zafferano, viene utilizzato il “sistema a file”. Ogni fila, idealmente, è a 30 centimetri dall’ altra.
Si scavano i solchi e si riempiono con i bulbi a distanza di 5cm uno dall’altro.
Mentre si scava nella seconda fila, si usa la terra che si solleva per ricoprire i bulbi piantati nella prima, e così via.
Si mantengono alte le file per il drenaggio e la ventilazione. Si forma un blocco di file e si lascia spazio sufficiente per un sentiero su cui camminare tra i blocchi, così che possa essere facile muoversi lungo il campo di piante di zafferano mentre si lavora per strappare le erbacce e poi raccoglierle.
La raccolta
La raccolta dello zafferano si ripete ogni mattina all’alba, prima che la luce del sole faccia aprire i fiori, per tutto il periodo della fioritura, fra la seconda metà di ottobre e la prima di novembre. Il lavoro viene eseguito a mano ed i fiori raccolti sono riposti in ceste di vimini.
La sfioratura
La sfioratura consiste nella separazione degli stimmi dal fiore campanulato. Il lavoro va eseguito a mano lo stesso giorno della raccolta e deve essere ultimato entro la sera.
E’ un momento magico dove il lavoro manuale si fonde con le relazioni umane
L’essiccazione
L ’essiccazione è quella operazione in cui gli stimmi riducono il loro peso iniziale trasformandosi nella rinomata spezia: l’operazione avviene nell’arco di un’unica giornata.
Si utilizzano delle tavole in cui si stendono gli stimmi e si mettono di fronte alla brace, si adagiano su dei supporti di carta forno e attraverso la loro esposizione a sorgenti di calore blando gli stimmi si disidratano fino al punto in cui si possono spezzare facilmente.
Oltre all’utilizzo del camino si possono utilizzare essiccatoi elettrici. Per tale processo la temperatura della fonte di calore è compresa tra i 20 ed i 45 c° .
Confezionamento
Il confezionamento deve avvenire con cura e in confezioni tali da non provocare danni esterni al prodotto. Il confezionamento deve avvenire con cura e in confezioni tali da non provocare danni esterni al prodotto.
Il materiale delle confezioni è di vetro in modo tale da evitare danni o alterazioni durante il trasporto e la conservazione. Le confezioni hanno un peso di 0,25 g, o 0,50 g, o 1 g, o 2g, o 5 g e vengono etichettate secondo la normativa vigente.